Storia Scusate il Disturbo.La storia si svolge in Argentina, a Buenos Aires, in un quartiere dove la presenza della comunità italiana è molto visibile. Una sorta di "Little Italy" argentina, segnata da alcuni punti di ritrovo, soprattutto per gli italiani più anziani, come il "Bar Italia", il salone del barbiere, il negozio alimentare specializzato in prodotti tipici, la parrocchia retta da un sacerdote italiano, don Vincenzo.
La storia inizia poco prima di Natale, quando la parrocchia, come tutti gli anni, ospita la tradizionale gara di presepi. Antonio, falegname in pensione, e i suoi amici, Peppino, ex-lavorante nella sua bottega, Gino, titolare del Bar Italia, e Vittorio, poliziotto in pensione, vivono a stretto contatto in questo microcosmo, che parla ancora italiano e che oscilla continuamente tra nostalgia e apertura al nuovo. Antonio è immerso nei preparativi per la tradizionale gara dei presepi aiutato da Peppino, suo fido collaboratore di un tempo e ora amico sodale, con il quale condivide una serena vecchiaia. L'atmosfera idilliaca viene interrotta dall'inaspettato arrivo del figlio di Antonio, Guido, con sua moglie Cinzia e il figlio adolescente Fabio, decisi a trascorrere, dopo tanto tempo, un Natale in famiglia.
L'apparente visita natalizia si trasforma in una coabitazione permanente e forzata, poco in linea con le abitudini quotidiane di Antonio. In realtà Guido, che non ha mai avuto il coraggio di confessare al padre Antonio di non aver terminato gli studi di architettura, si è visto costretto a vendere la propria casa per sanare il fallimento della sua piccola impresa edile. Quando Antonio scopre questa triste realtà vede andare in frantumi un'intera vita di sacrifici nella non facile condizione di emigrato in Argentina. La decisione dell'amico Peppino di trasferirsi nella casa di riposo "Casa Serena", dopo aver ricevuto un avviso di sfratto esecutivo, suggerisce ad Antonio l'idea di seguirlo temporaneamente per concedersi una pausa dai problemi e dalle baruffe familiari.
"Casa Serena" ospita per lo più anziani italiani come il Ragioniere, di origini napoletane, ma anche da argentini o stranieri come il Capitano, uno stravagante marsigliese. Anche il personale è in parte italiano. Tra questi Angelo, un indolente infermiere, ideatore di una serie di raggiri ai danni degli ospiti della casa di riposo. Il contatto con la realtà di "Casa Serena", che offre ai suoi abitanti momenti di solidarietà alternati ad episodi di divertente stravaganza, e talvolta a situazioni amare, crea in Antonio una nuova consapevolezza della problematicità della vecchiaia. La scoperta della malattia di Peppino, colpito dall'Alzheimer, e l'inesorabile evoluzione del morbo spingeranno Antonio ad inventarsi una soluzione alternativa per vivere con dignità e serenamente l'ultima stagione della vita. Il coraggio di cui aveva dato prova partendo da ragazzo per una Paese lontano come l'Argentina gli servirà ancora, per un itinerario diverso, ma con la stessa fiducia in se stesso e nelle sue forze.
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