In jeans, camicia bianca con l'immagine della Vergine di Guadalupe e sombrero, Carlos Santana ha deliziato 17.500 spettatori, in gran parte ultra-quarantenni, presenti ieri sera al suo concerto di Città del Messico dopo un'assenza di 3 anni.
Di origini messicane ma residente negli Stati Uniti, il chitarrista ha aperto con il brano «Soul Sacrifice» e ha poi interpretato una ventina di brani per quasi tre
ore di musica.
«È un onore e un'allegria stare con voi, e poichè molta gente vuole sentire cosa esce dal mio cuore e dalla mia bocca, lo dico 'Viva il Messicò», ha detto l'artista 61enne, presentando il suo «Vive la luz World Tour», con brani di successo come «Marìa, Marìa», «Samba pàtì», «Taboo» e «Oye còmo va».
Durante il concerto Santana ha inviato al suo pubblico anche messaggi spirituali. «Si sente uno spirito forte, diverso, luminoso -ha detto- Credo perchè è domenica e la patrona (la Vergine di Guadalupe) è con noi». (da Messaggero)
Di origini messicane ma residente negli Stati Uniti, il chitarrista ha aperto con il brano «Soul Sacrifice» e ha poi interpretato una ventina di brani per quasi tre
ore di musica.
«È un onore e un'allegria stare con voi, e poichè molta gente vuole sentire cosa esce dal mio cuore e dalla mia bocca, lo dico 'Viva il Messicò», ha detto l'artista 61enne, presentando il suo «Vive la luz World Tour», con brani di successo come «Marìa, Marìa», «Samba pàtì», «Taboo» e «Oye còmo va».
Durante il concerto Santana ha inviato al suo pubblico anche messaggi spirituali. «Si sente uno spirito forte, diverso, luminoso -ha detto- Credo perchè è domenica e la patrona (la Vergine di Guadalupe) è con noi». (da Messaggero)
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