Ci siamo quasi. La nuova stagione della MotoGP sta per avere inizio. E chi se non Valentino Rossi poteva svelarne i temi principali. Il Dottore si dice più combattivo che mai, convinto di poter bissare l'annata da urlo che lo ha visto vincere il sesto titolo nella Classe Regina. "Ho ancora fame di successo - ha dichiarato - Quando sentirò questa voglia venir meno o vedrò che non sono più veloce come dovrei, penserò a smettere. Ma il mio contratto dura ancora due anni e quindi devo dare il massimo per restare al top".
La grinta pare quella dei bei tempi. "Io faccio parte della vecchia generazione, ma mi sento forte come quando avevo 22 anni - aggiunge Rossi - Ogni anno devo lavorare più duramente. Però sia chiara una cosa. Sono più vecchio del mio rivale principale, ma non sono vecchio. Sono ancora forte, sia di fisico che di testa. Adesso i più veloci siamo ancora io e Casey Stoner, ma non è detto che questa situazione rimanga tale sino alla fine del Mondiale".
Il 2007 nero è forse una delle spiegazioni principali del 2008 da sogno del Dottore. E lui stesso non lo nasconde: "La stagione passata avevo delle motivazioni incredibili per dimostrare che ero ancora il migliore. Adesso, invece, devo trovare nuove motivazioni per restare in vetta". Una potrebbe essere quella di sfidare la MotoGP che cambia, con la riduzione dei test, delle prove e la monogomma: "Una volta eravamo abituati a migliorare molto la moto durante il Mondiale, con nove o dieci sessioni di test. In una situazione di quel tipo era possibile risolvere i problemi. Adesso non so. È possibile che chi avrà dei problemi all'inizio se li tirerà dietro per parecchio".
La grinta pare quella dei bei tempi. "Io faccio parte della vecchia generazione, ma mi sento forte come quando avevo 22 anni - aggiunge Rossi - Ogni anno devo lavorare più duramente. Però sia chiara una cosa. Sono più vecchio del mio rivale principale, ma non sono vecchio. Sono ancora forte, sia di fisico che di testa. Adesso i più veloci siamo ancora io e Casey Stoner, ma non è detto che questa situazione rimanga tale sino alla fine del Mondiale".
Il 2007 nero è forse una delle spiegazioni principali del 2008 da sogno del Dottore. E lui stesso non lo nasconde: "La stagione passata avevo delle motivazioni incredibili per dimostrare che ero ancora il migliore. Adesso, invece, devo trovare nuove motivazioni per restare in vetta". Una potrebbe essere quella di sfidare la MotoGP che cambia, con la riduzione dei test, delle prove e la monogomma: "Una volta eravamo abituati a migliorare molto la moto durante il Mondiale, con nove o dieci sessioni di test. In una situazione di quel tipo era possibile risolvere i problemi. Adesso non so. È possibile che chi avrà dei problemi all'inizio se li tirerà dietro per parecchio".
Commenti