Nel 1925, mentre il Fascismo si avvia a diventare regime dittatoriale, Mussolini si preoccupa con la "Guerra del Grano" di rilanciare invece il volto progressista e patriottico del suo programma politico di cui è fiore all'occhiello, il progetto di bonifica dei terreni paludosi. Ma proprio da Ravenna, dai suoi acquitrini, giunge un indesiderato allarme: è in vista un'epidemia di malaria. Da Roma il Ministero invia come ispettore un giovane e timido medico, Carlo Rambelli (Ettore Bassi). Il giovane, più topo di biblioteca che uomo d'azione, intelligente ma frenato da una strana fobia dell'acqua, si trova a dover fronteggiare prima ancora della malaria, una sequela di morti violente che avvengono in un piccolo paese del ravennate: Spinaro. Le vittime sono medici: medici che hanno lanciato l'allarme e medici che invece hanno interessi personali nella bonifica stessa. La gente del posto sussurra che le morti siano opera di una strega, una strega che azzanna come una bestia e strangola come un essere umano, una strega chiamata "la Borda" che si oppone alla bonifica.
Rambelli è uomo di scienza e non può credere alle streghe. Eppure la sua inchiesta non fa che imbattersi in stranezze e segreti inquietanti, e il suo buon senso viene attaccato di giorno e di notte da incubi che non riesce a spiegarsi, finché – smarritosi nella palude – non tocca anche a lui udire la voce della strega, una voce che gli porta un messaggio angosciante: io ti conosco, tu dovresti essere già morto.
Rambelli combatte per restare lucido e per portare a termine il suo dovere: evitare l'annunciata epidemia di malaria. Accanto a lui, dalla sua parte, sembra schierarsi il parroco che organizza una grande processione per combattere la stregoneria e vincere la superstizione. Ma anche il parroco viene trovato assassinato, con la gola sventrata dai morsi di una misteriosa belva. E, quel che è peggio, la gente di Spinaro comincia ad indicare lui, Rambelli, come il responsabile della rabbia della Borda: "Ce l'ha con te, è cominciato tutto con il tuo arrivo. Vattene."
Contro Rambelli, talvolta coalizzati insieme, talvolta singolarmente, lavorano anche i carabinieri – sotto la guida del Maresciallo Righi – e le camicie nere della Milizia, agli ordini di Oreste Bellenghi (Stefano Dionisi). Bellenghi è uomo violento, profondo conoscitore delle paludi e del territorio dove spadroneggia, seminando il rispetto per il manganello. Tra Rambelli e Bellenghi c'è subito antipatia e reciproco disprezzo: a dividerli e ad opporli l'uno all'altro, non c'è solo la diversa classe sociale e la diversa concezione del fascismo, ma anche la passione per la stessa donna, una bellissima e impulsiva ventenne che si chiama Elsa Corzani (Sarah Felberbaum) e che a sua volta nasconde una complicità con la strega e che sembrerà giocare un po' per l'uno e un po' per l'altro dei due rivali.
Alla fine, Rambelli dovrà mettere a rischio la propria vita per arrivare a scoprire la vera natura della strega e insieme il mistero di sé e della sua misteriosa avversione per l'acqua.
Rambelli è uomo di scienza e non può credere alle streghe. Eppure la sua inchiesta non fa che imbattersi in stranezze e segreti inquietanti, e il suo buon senso viene attaccato di giorno e di notte da incubi che non riesce a spiegarsi, finché – smarritosi nella palude – non tocca anche a lui udire la voce della strega, una voce che gli porta un messaggio angosciante: io ti conosco, tu dovresti essere già morto.
Rambelli combatte per restare lucido e per portare a termine il suo dovere: evitare l'annunciata epidemia di malaria. Accanto a lui, dalla sua parte, sembra schierarsi il parroco che organizza una grande processione per combattere la stregoneria e vincere la superstizione. Ma anche il parroco viene trovato assassinato, con la gola sventrata dai morsi di una misteriosa belva. E, quel che è peggio, la gente di Spinaro comincia ad indicare lui, Rambelli, come il responsabile della rabbia della Borda: "Ce l'ha con te, è cominciato tutto con il tuo arrivo. Vattene."
Contro Rambelli, talvolta coalizzati insieme, talvolta singolarmente, lavorano anche i carabinieri – sotto la guida del Maresciallo Righi – e le camicie nere della Milizia, agli ordini di Oreste Bellenghi (Stefano Dionisi). Bellenghi è uomo violento, profondo conoscitore delle paludi e del territorio dove spadroneggia, seminando il rispetto per il manganello. Tra Rambelli e Bellenghi c'è subito antipatia e reciproco disprezzo: a dividerli e ad opporli l'uno all'altro, non c'è solo la diversa classe sociale e la diversa concezione del fascismo, ma anche la passione per la stessa donna, una bellissima e impulsiva ventenne che si chiama Elsa Corzani (Sarah Felberbaum) e che a sua volta nasconde una complicità con la strega e che sembrerà giocare un po' per l'uno e un po' per l'altro dei due rivali.
Alla fine, Rambelli dovrà mettere a rischio la propria vita per arrivare a scoprire la vera natura della strega e insieme il mistero di sé e della sua misteriosa avversione per l'acqua.
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