Canalis e gli uomini."Esteticamente mi piacciono i neri. Spesso li trovo più sexy. E, quando vedo una coppia mista, mi ci riconosco molto. Ma non sopporto le battutine a sfondo sessuale. Uomo nero uguale stallone. Quello è uno stereotipo da razzisti": lo dice Elisabetta Canalis, che da un paio di settimane non è più la fidanzata di Reginaldo, l'attaccante brasiliano del Parma, a Vanity Fair che le dedica la copertina del numero in edicola domani.
E ora che ha ottenuto il sospirato visto per lavorare negli Stati Uniti. "E' da un pezzo - spiega - che cercavo di averlo. Sono pronta. Parto per l'America di Obama". Ci credeva in Barack? "Ci speravo. Da sempre sono convinta - racconta - che gli Stati Uniti siano avanti, queste elezioni lo dimostrano".
E del premier Berlusconi, che dice "Obama è giovane, bello e abbronzato", che cosa pensa? "Che è la battuta di un politico abituato a farne. Non ci leggo nulla di volgare. Mi fa più paura - sottolinea la Canalis - un Paese in cui non si scherza per timore di offendere qualcuno. Significa che, sotto sotto, si ha la paura ipocrita di essere fraintesi".
E ora che ha ottenuto il sospirato visto per lavorare negli Stati Uniti. "E' da un pezzo - spiega - che cercavo di averlo. Sono pronta. Parto per l'America di Obama". Ci credeva in Barack? "Ci speravo. Da sempre sono convinta - racconta - che gli Stati Uniti siano avanti, queste elezioni lo dimostrano".
E del premier Berlusconi, che dice "Obama è giovane, bello e abbronzato", che cosa pensa? "Che è la battuta di un politico abituato a farne. Non ci leggo nulla di volgare. Mi fa più paura - sottolinea la Canalis - un Paese in cui non si scherza per timore di offendere qualcuno. Significa che, sotto sotto, si ha la paura ipocrita di essere fraintesi".
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