Clarissa è un'affascinante signora, da cui la figlia Stella ha ereditato molto, in tema di bellezza. È frivola, snob e un po' intellettuale, molto ipocondriaca - tutte cifre che creano un conflitto con quelle della consuocera - ama vestire in modo eccentrico e ricercato.
È proprietaria di una galleria d'arte contemporanea. Non ha mai digerito il tradimento del marito, l'avvocato Alfredo Morini, ed è convinta che lui continui ad avere relazioni extraconiugali. La loro è sempre stata una storia complicata. Quella di Clarissa con il marito è stata una continua guerra a rinfacciargli errori, ma in fondo non sa e non vuole rinunciare a lui. Da più di trenta anni "tirano" avanti, nella speranza, soprattutto di Clarissa, che un giorno tutto possa rimettersi a posto.
Clarissa imperversa con tutti i suoi tic eccentrici e le sue convinzioni "new age" e quell'essere sempre al passo coi tempi che in fondo è insita nel suo carattere di donna aperta e curiosa, e molto femminile. Vanta schiere di corteggiatori (veri e presunti) e non si è mai rassegnata all'idea che la figlia abbia scelto quel lavoro e per di più abbia sposato un semplice funzionario di polizia. Per lei avrebbe voluto ben altro, un uomo con una posizione sociale più in vista, e, naturalmente, economicamente più ricco. E non si fa scrupolo di rinfacciarlo alla figlia che, invece, difende a spada tratta il suo matrimonio e l'uomo che ama che, in fondo, non dispiace nemmeno a Clarissa, sebbene non gli darà mai la soddisfazione di dirglielo.
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