L'Agenzia delle entrate ha contestato al campione di motociclismo Valentino Rossi un imponibile evaso per 60 milioni di euro nel periodo 2000-2004.
Lo dice un portavoce dell'Agenzia delle entrate.
L'accertamento nasce dalla decisione di Rossi di trasferire la residenza in Gran Bretagna e di usufruire di un particolare regime agevolato in vigore in quel paese.
In pratica, il pluri campione del mondo, avrebbe presentato dichiarazioni tributarie in Gran Bretagna per cifre molto basse, attestando di essere residente ma di non avere domicilio.
In base al principio fiscale del "resident but not domiciled", il motociclista avrebbe quindi dichiarato solo i redditi prodotti in Gran Bretagna.
Il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco, si è detto "dispiaciuto" per la vicenda di Rossi, "ma le leggi devono essere rispettate".
In una nota Visco ha poi definito "singolare" la situazione per la quale "in base alle leggi britanniche, una più o meno fittizia residenza a Londra permette di non versare tasse nel proprio paese".
"Ho chiesto agli uffici di verificare la rispondenza di queste norme allo spirito dell'Unione europea e di verificare se ci sono gli estremi per un eventuale ricorso a Strasburgo perché queste norme sembrano andare al di là della normale competizione tra Stati".
Rossi ha vinto quattro volte il titolo mondiale MotoGP tra il 2002 e il 2005.
Il team della Yamaha non ha voluto rilasciare commenti.
Lo dice un portavoce dell'Agenzia delle entrate.
L'accertamento nasce dalla decisione di Rossi di trasferire la residenza in Gran Bretagna e di usufruire di un particolare regime agevolato in vigore in quel paese.
In pratica, il pluri campione del mondo, avrebbe presentato dichiarazioni tributarie in Gran Bretagna per cifre molto basse, attestando di essere residente ma di non avere domicilio.
In base al principio fiscale del "resident but not domiciled", il motociclista avrebbe quindi dichiarato solo i redditi prodotti in Gran Bretagna.
Il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco, si è detto "dispiaciuto" per la vicenda di Rossi, "ma le leggi devono essere rispettate".
In una nota Visco ha poi definito "singolare" la situazione per la quale "in base alle leggi britanniche, una più o meno fittizia residenza a Londra permette di non versare tasse nel proprio paese".
"Ho chiesto agli uffici di verificare la rispondenza di queste norme allo spirito dell'Unione europea e di verificare se ci sono gli estremi per un eventuale ricorso a Strasburgo perché queste norme sembrano andare al di là della normale competizione tra Stati".
Rossi ha vinto quattro volte il titolo mondiale MotoGP tra il 2002 e il 2005.
Il team della Yamaha non ha voluto rilasciare commenti.
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